JALMICCO
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Jalmicco: Le Origini Storiche

Jalmicco, la sua storia attraverso vie, case e borghi.

Jalmicco ha conservato la forma tipica dei paesi rurali. Si sviluppa infatti lungo la strada principale e le sue case seguono le linee sinuose dell’asse viario. Dalla piazza, di forma triangolare, dove di impone la chiesa parrocchiale con il campanile dalla cuspide bicolore, si dipartono de quattro vie che portano a Udine, Cividale, Gorizia e Palmanova. E’ un paese dalla forma “lungo strada”. Le case più antiche si susseguono a filo fisso, ovvero una unita all’altra, con le vie punteggiate da edifici tipici. Possiamo citare ad esempio la casa Minigutti che ancora oggi racconta, nella sua facciata di sassi e pietre i materiali che l’hanno costruita e ed i resti di una vecchia porta carraia trasformata in pedonale della quale si nota l’arco con la chiave di volta. L’altezza della chiave di volta ci fa capire che un tempo la strada doveva essere ad un livello inferiore di quella odierna.

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Jalmicco – terra di confine.

Il territorio di Jalmicco riesce a racchiudere delle particolarità che pochi conoscono, perché sono ben nascoste tra il verde dei campi. I campi ed i prati sanno diventare qui, raccoglitori di testimonianze di un passato spesso dimenticato ma che ancor oggi ha delle preziose e rare manifestazioni sul terreno.
Come già detto, Jalmicco passa, alla caduta del principato civile dei Patriarchi di Aquileia alla famiglia dei conti di Gorizia, e successivamente all’estinzione di questi all’Austria. La data è quella del 12 aprile del 1500. La situazione per il paese rimane immutata fino al 1814 quando dopo le vicissitudini legate alle guerre napoleoniche la Pace di Parigi cerca di mettere ordine ripristinando i confini del 1792. Il tratto di confine, che separò il Lombardo Veneto dal Regno dell’Illiria prima, il Regno d’Italia dall’Impero Austroungarico poi, rimase quasi inalterato dal 1814 alla fine della Grande Guerra. Quei confini però necessitavano di alcune rettifiche, in quanto c’erano degli inclusi, (delle zone “a macchia di leopardo”) ovvero delle isole austriache in territorio veneto (es Albana). Quindi l’antico confine venne modificato.

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Associazione Pro Loco Jalmic APS

Le Pro Loco sono associazioni nate nel 1881. Inizialmente si chiamavano Comitati di cura o Società di abbellimento e secondo alcuni studi hanno un’origine strettamente legata alle Badìe, gli antichi gruppi a cui le comunità demandavano in passato la gestione delle festività collettive. Già allora la diffusione di queste associazioni era rilevata in tutta Italia e nel resto d’Europa. Questa situazione si rispecchia anche al giorno d’oggi: in Italia attualmente le Pro Loco riconosciute sono oltre seimila e le attività che svolgono afferiscono a diverse sfere d’intervento turistico, sociale, culturale e sportivo. Frequentemente le Pro Loco si riferiscono alla Municipalità in cui hanno sede, ma ciò non rappresenta una condizione essenziale per la loro esistenza. Infatti spesso in un solo comune sono presenti più Pro loco, soprattutto nel caso di comuni con una superficie particolarmente estesa e con una conformazione territoriale caratterizzata dalla presenza di borgate e frazioni (o quartieri, nel caso delle città più grandi). Tendenzialmente si tratta di un fenomeno associativo che riguarda in prevalenza i centri piccoli o medi piuttosto quelli centri urbani maggiori.

Particolare rilievo rivestono per lo sviluppo delle attività turistiche, in particolare per quel che concerne i prodotti tipici dell’enogastronomia e dell’artigianato locale, le tradizioni popolari, la tutela e la salvaguardia dei patrimoni storico-artistici, architettonici, culturali e ambientali.

L’organo amministrativo principale è il Consiglio di Amministrazione eletto dai soci tesserati e rinnovato secondo le direttive dello Statuto sociale. Gli altri organi sono rappresentati dai Revisori dei conti e dal Collegio dei probiviri.

L’UNPLI, Unione nazionale delle Pro Loco d’Italia, è la federazione che si occupa di riunire e sopravvedere la maggior parte delle Pro Loco italiane.

Da Wikipedia.

Statuto dell’Associazione Pro Loco Jalmic APS
Decreto iscrizione al Registro regionale APS

Gruppo Alpini Jalmicco

I tredici alpini che possono considerarsi soci fondatori di questo Gruppo, si riunirono per la prima volta il giorno 4 aprile dell’ormai lontano 1952. Erano quasi tutti reduci dei campi di battaglia della seconda guerra mondiale. Questi reduci, sebbene non formalmente costituitisi in Gruppo, continuarono a ritrovarsi con una certa assiduità fino a quando i tempi maturarono. Fu Antonio Virgolini, poi diventato primo capogruppo, con la solerzia e con le capacità organizzative che tutti gli riconoscono, che diede il necessario impulso alla vita associativa, facendo si che quei primi iscritti si identificassero in modo profondo con il neonato sodalizio. Dopo tre anni di intenso impegno lasciò il testimone all’amico Siro Birri, che poi guidò il sodalizio per ben 24 anni, fino al 1979.

Oltre ai tradizionali appuntamenti per ricordare doverosamente quanti hanno perso la vita sui campi di battaglia, oltre ai momenti festosi si organizzò finalmente anche una sentita cerimonia per l’inaugurazione del gagliardetto, che fu intitolato all’alpino Almerindo Canciani, caduto sul fronte russo. L’avvenimento è del 24 luglio 1966, presente la madrina Giannina, nipote di Almerindo e fu solennizzato con una S. Messa celebrata da don Candido Carlino, cappellano sezionale.

I tempi stavano cambiando e stava emergendo con forza la necessità della partecipazione alla vita comunitaria. Ecco che allora il Gruppo si fa promotore di avvenimenti sportivi, di gare di briscola o di bocce, organizza gite in montagna, falò della Befana, ma offre anche il sostegno concreto a ogni altra iniziativa paesana.

L’impegno verso la comunità civile è stata sempre una costante, in una gara di solidarietà che non ha mai segnato cali di alcun genere, dai soccorsi partiti immediatamente quel lontano 6 maggio 1976 alla sentita partecipazione alle attività di Protezione Civile degli anni successivi e fino a oggi.

Tratto dal volume: “50 anni di vita della sezione di Palmanova” -seconda parte- I Gruppi e la loro storia – a cura di Ermanno Dentesano

“Sagre dai Borgs”

La lunga tradizione della “Sagre dai Borgs”.
Oltre mezzo secolo di storia che fa di questo evento una delle più tradizionali e perduranti feste dell’area della Bassa friulana.
La festa ricorre in occasione delle festività per Santa Maria Maddalena (22 luglio) cui è titolata la chiesa del paese.
La sagra nacque nel 1967 per volontà del parroco don Silvio Lesa e del comitato di comunità da lui presieduto che per un lungo periodo organizzò i festeggiamenti nell’area centrale di Jalmicco, abbracciando l’intera Piazza Unione. Attrazioni principali della festa erano il ballo liscio, la pesca di beneficenza e la “lotteria del torello”. Tutto il paese era coinvolto nella preparazione dell’offerta gastronomica, che consisteva perlopiù in griglia di carne, pesce e frittate che venivano offerte sotto il portico della piazza (oggi non più esistente).
Cuore della festa l’attesissima pastasciutta di mezzanotte. La sagra si svolgeva senza posti a sedere, occupava tutta la piazza, “bloccando” il ridotto traffico veicolare dell’epoca.
Più tardi la parrocchia ha messo a disposizione l’attuale area festeggiamenti e la sagra è passata alla gestione della Pro Loco, con l’introduzione del torneo dei quattro borghi (Borg di Sôre, Borg di Sot, Place e Palme, e Cjasalos) da cui prende il nome.
I paesani ricordano le figure storiche di “Cocco”, Adua ed Elvira grazie all’impegno delle quali la sagra ha iniziato a rinnovarsi diventando famosa soprattutto per gli gnocchi al ragù fatti al momento. A queste prelibatezze, si affiancano oggi i concerti, gli spettacoli teatrali, la tombola e i fuochi d’artificio cui si aggiunge lo spirito d’allegria di un’intera comunità.
(Foto B/N archivio fam. Gon/Virgolini).

Jalmicco: Contatti

Associazione Pro Loco Jalmic APS

via Udine, 7 – fraz. Jalmicco
33057 Palmanova (UD)
CF e PI 02420600302

tel. +39 328 9486720 (Fiorenzo)
tel. +39 338 8961009 (Erik)
tel. +39 347 6060030 (Gessica)

e-mail: prolocojalmic@gmail.com
PEC: prolocojalmic@pec.it


TRASPARENZA DEGLI AIUTI ALLE IMPRESE
in relazione al disposto di cui all’art. 1, commi 125 e 127 della legge 124/2017 si dichiara l’esistenza di aiuti oggetto di obbligo di pubblicazione nell’ambito del Registro Nazionale degli aiuti di Stato. La Società dispone il seguente link per la consultazione: CLICCA QUI
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